Non di solo pane vive l’uomo, sopratutto quando non ne ha –
Sono in molti in questi anni a trovare significative analogie politiche culturali , di weltgeist, lo spirito del tempo , tra la nostra epoca e gli anni venti e trenta del novecento;
la crisi delle vecchie democrazie liberali che non ressero l’urto del protagonismo delle masse popolari , della crisi economica del 1929 e provocheranno la nascita prima del fascismo e poi del nazismo , nazionalismo identitario e revanscismi che prepareranno il terreno alla seconda guerra mondiale
Ernst Bloch filosofo marxista eterodosso fu sicuramente uno dei testimoni di quel mondo
Bloch in diversi scritti riuniti poi nell’opera. ” L’eredità del nostro tempo ” studiava i meccanismi di psicologia collettiva e sociale, di seduzione delle masse vero il nazismo e lo aveva constatato personalmente negli anni della Repubblica di Weimar, quando, in un articolo intitolato Socrate e la propaganda pubblicato nel 1936 aveva raccontato un aneddoto molto significativo, come ricorda Massimo Valerii direttore generale del Censis nel libro la “ Notte di un Epoca “
Agli inizi degli anni ’30, poco prima della presa del potere dei nazisti in Germania, aveva assistito in assemblea di una grande fabbrica, ad un confronto tra un esponente del Partito comunista tedesco e un rappresentante dei nazionalsocialisti.
L’intervento del comunista serio, freddo, tecnico e razionale, tutto concentrato sulla caduta tendenziale del saggio di profitto secondo Marx e lo sfruttamento del capitale.
Poi toccò al nazista, che cominciò a parlare in termini mitici della pugnalata alla schiena inferta al popolo tedesco nella Prima guerra mondiale e del rischio di ritrovarsi sottomessi alla rete internazionale dei plutocrati giudaici.
Fece ricorso a archetipi che toccavano le corde profonde degli animi dei presenti: identità, appartenenza, popolo, sangue e suolo. E fù un trionfo
La gente non aveva capito nulla di quello che il comunista aveva detto, la fantasia del pubblico era stata «sottoalimentata» di immagini e simboli, e le sue verità erano rimaste lettera morta
La popolazione disorientata, impaurita o in pericolo diventa meno sensibile alle argomentazioni razionali e più permeabile alle suggestioni che operano sul piano emozionale.
Ideologie e stereotipi trovano sempre un terreno fertile per attecchire in tutte le fasi di profonda difficoltà, quando si è disposti a credere a qualsiasi cosa:
Perché, chiosa Bloch ; l’uomo non vive di solo pane, «soprattutto quando non ne ha» ed è proprio nelle situazioni di grave crisi, che gli uomini consumano più immaginario.
Non è solo il mero dato socioeconomico a marcare le divisioni e le polarizzazioni , ma sono anche e soprattutto i fattori culturali – i credi più o meno religiosi , la morale individuale, la visione della propria “identità”, le proprie paure , la percezione di essere messi ai margini della società , che si dimostrano più importanti, nella politica e nella storia, dei conflitti economici.
Arrivando ai nostri giorni , come scrive Federico Rampini Donald Trump è sicuramente pessimo . Le sue recenti proposte di nomine indecenti Ma tutti però lo sapevamo. Come mai e’ stato votato lo stesso?
Mentre vi sono milioni di elettori scomparsi, elettori mancanti all’appello, democratici che avevano votato per Biden nel 2020 e non hanno votato per Kamala Harris.
Chi sono esattamente quelli che non si sono presentati a votare ? o hanno votato Trump?
Si scopre che Kamala Harris, candidata donna ha fatto peggio di Biden tra le donne.
Candidata di colore figlia di un nero e di una indiana, ha fatto peggio di Biden tra i neri
Candidata che doveva rappresentare al meglio tutte le minoranze etniche, gli immigrati, i discendenti di immigrati naturalizzati ha fatto peggio di Biden quattro anni fa tra i latinos.
Candidata giovane, di fronte a un vecchio come Trump, ha fatto peggio di Biden2020 tra i giovani.
Chi è ha votato per Kamala Harris? I bianchi, maschi bianchi laureati, élite bianche:
Da tempo è in corso una sorta di secessione del popolo e di una fetta consistente delle fasce intermedie della società, dalle sue rappresentanze istituzionali , di fronte ad un nuovo rapporto tra masse e potere dove i tradizionali meccanismi di salvaguardia democratica potrebbero venir sostituiti di fatto dall’agglutinamento del potere in modelli autoritari
Le democrazie occidentali in questi anni sembrano consegnare al populismo di destra, su parole d’ordine allo stesso tempo identitarie e divisive, revansciste e moderne, la rappresentanza e la voce a ceti e gruppi sociali che la politica non riusciva più a raggiungere.
Accade così che masse sempre più rilevanti, nelle società industriali, cessano di essere” proletari” e diventano identitari I voti per Trump, la Brexit, Marine Le Pen, la Lega, l’Afd tedesca arrivano da quei mondi
Bisogna capire le ragioni profonde di questa conversione identitaria che per molti resta l’ un’unica ricchezza rimasta, prendendosi la rivincita del disprezzo moralista di cui era stata oggetto dal mainstream culturale progressista
Non importa a cosa appartenere, l’importante è appartenere, che implica sempre un essere-contro, un contrapporsi
E’ un po’ quello che sta succedendo anche nella sinistra italiana ed europea e marcatamente evidente nelle aree urbane , dove la composizione sociale del suo elettorato ormai è sostanzialmente rappresentata da ceti abbienti , delle professioni , ambienti universitari e parte del mondo del lavoro più garantito e del pubblico impiego . I ceti popolari e quelli più in sofferenze socioeconomico e culturale votano a destra
Il fenomeno si è mostrato in tutta la sua evidenza da almeno 15 anni con l’ affermarsi dei movimenti populisti, ma il mondo democratico progressista pare cieco di fronte a questi processi politici e di metamorfosi di fondo del corpo sociale, ripercorrendo sempre gli stessi errori e la stessa coazione a ripetere
Bisogna saper parlare e tornare in sintonia con un mondo che ha patito su più livelli il processi di modernizzazione e globalizzazione, ha paura , si sente insicuro, abbandonato impoverito e dimenticato
o siamo in grado di decifrarne i codici e le tonalità emotive e le radici del malessere della rabbia e della regressione o si affermeranno sempre più i portatori dei nuovi autoritarismi.

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